Le zitelle del 2013

Più ci penso,più l’idea mi convince. Più mi convince, più penso che sarà così. Come dice anche la mia amica, nelle mie condizioni ci sono tante altre donne. Prendi C., prendi A.: la prima sulla soglia dei 40 anni, si danna perché non troverà un uomo decente, perché è cresciuta con la prerogativa sociale che la donna deve sposarsi, sennò resta una zitella. 

La mia generazione è cresciuta con la prerogativa che se non trovi un uomo decente, devi mettere in atto l’arte di arrangiarsi. Ed è per questo che ho deciso: alla soglia del mio 34 esimo compleanno, dato che non avrò nessun anello al dito, andrò da mia madre e dirò: “ Non mi sposerò, ho 34 anni, nessuna relazione stabile, mamma, a meno che non incontri il clone di mio padre (uomo d’altri tempi….e perfetto..o quasi) io non mi sposerò. Perciò, sposata o non, ho diritto anche io ad una bella casa, tutta mia, proprio come mia sorella che si è sposata.” A mia madre, a sapere di questa dura verità, cadrà in terra tramortita: benvenuta nella generazione dei trentenni del 2013!

A dire la verità, nemmeno io mi sto ancora abituando all’idea. Siamo cresciute con l’idea che sia naturale trovare un uomo, fidanzarsi, sposarsi e mettere su famiglia  tanto che la difficoltà che alcune donne stanno incontrando ci sembra assurda ma reale. Abbiamo visto amiche, sorelle, cugine percorrere la strada verso l’altare …e magari noi siamo guardate sempre con sospetto. C’è mia zia che vive in una città enorme, dove certe convinzioni moderne dovrebbero essere più radicate, eppure, ogni volta mi chiede: “allora, ti sei fidanzata?? Ma come??? Resterai sola!!!!” E mi viene ancora più la tristezza.

C’è chi si abitua all’idea e chi invece no. E ai primi tocca ascoltare i secondi che si lamentano….”Ma non ci sono uomini decenti???Ma non è possibile!!!!E se trovassi uno con i soldi andrebbe bene (la disperazione dei 40 a cui io non arriverò mai)” e menate di questo tipo. Le risposte sono “No, Si, …….ma sei fuori di testa?”

Mio padre mi appoggerebbe…lui l’aveva già intuito, vedeva sua figlia ogni giorno più sconsolata, usata e lasciata senza ritegno, e sospirando diceva: cara mia bambina, meglio soli che male accompaganti…pazienza….Vorrei tanto ancora me lo dicesse…..